La settimana in Parlamento (14 novembre 2025)
Educazione affettiva a scuola
Nel corso dell’esame in Aula del provvedimento sul consenso informato a scuola per l’educazione all’affettività, abbiamo assistito a un intervento indegno del ministro Valditara, che ha urlato contro le opposizioni solo perché stavamo facendo il nostro lavoro: segnalare le gravi mancanze del ddl. La verità è che il Governo e la destra hanno respinto un emendamento semplice e di buon senso, che chiedeva di sostenere le linee guida dell’Oms su educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Parlano di lotta ai femminicidi, ma rifiutano gli strumenti più efficaci per prevenirli: formazione, consapevolezza, rispetto.
Qui un estratto del mio intervento: https://www.instagram.com/reel
Legge di Bilancio
Nella manovra che il Governo ha portato in Parlamento ho denunciato - tra le altre mancanze - un taglio gravissimo: 79 milioni nel 2026 e 95 milioni nel 2027 e 2028 alle politiche per la qualità dell’aria. Risorse fondamentali, soprattutto per il bacino padano e per la Lombardia, tra le aree più inquinate d’Europa. Ho anche ricordanto che non è la prima volta che accade: già lo scorso anno l’Esecutivo aveva tentato lo stesso taglio, poi ripristinato. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza ambientale così evidente, la destra continui a ridurre gli strumenti per affrontarla.
IN LOMBARDIA
Milano esclusa dai fondi per i danni subiti dal maltempo
Ho presentato un’interrogazione per chiedere al Governo di spiegare l’assurda esclusione di Milano e dei Comuni della Città Metropolitana dallo stato di emergenza. È una decisione inaccettabile: Milano deve poter accedere ai fondi nazionali per gli interventi di ripristino dopo i gravissimi danni subiti, stimati dal Comune in circa 4 milioni di euro. I dati ARPA Lombardia confermano l’eccezionalità delle piogge e dell’esondazione del Seveso di settembre. Negare il sostegno a un territorio così colpito significa ignorare la realtà e lasciare sole le comunità che hanno subito i danni maggiori.
Bankitalia
I nuovi dati di Banca d’Italia parlano chiaro: nel primo semestre 2025 la Lombardia cresce solo dello 0,5%, esattamente come il resto del Paese. Altro che “locomotiva d’Italia”, la nostra Regione è in seria difficoltà. È l’ennesima conferma delle difficoltà strutturali che la giunta di destra continua a ignorare, incapace di offrire una visione industriale, innovazione e investimenti strategici. Mentre le imprese chiedono sostegno e futuro, la Regione preferisce propaganda e immobilismo.
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